Come un pesce che vola fuori dall’acqua.
Like a fish flying out of water.
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Il luogo:
Ciao! oggi ti porto a meditare accompagnato dal suono del mio Ravdrum presso la Riserva naturale Macchia Foresta del Fiume Irminio.
Ci troviamo in provincia di Ragusa a qualche chilometro di distanza da Marina di Ragusa, località balneare, famosa per la movida estiva. Ho scelto questo luogo, questa magica foce del fiume, perchè qui ogni elemento naturale è in continuo rinnovamento e rigenerazione. Questo è di grande ispirazione per la pratica meditativa e suonando l’handpan ci si integra perfettamente con i suoni generati dal luogo stesso e da quelle componenti mutevoli in rinascita perenne.
Ho dedicato le note che avete ascoltato a Dafni (in greco Daphnis). Si tratta di un mito greco. Figlio di del dio Ermes e della ninfa Dafnide. Nacque in un basco di alloro proprio sulle rive del fiume Irminio. Fu abbandonato dalla madre subito dopo il parto e preso in cura da dei pastori. Fu molto caro agli dei. In particolare Pan gli insegnò la suonare la zampogna. Si dice che inventò l’arte della poesia bucolica e grazie alla sua bellezza fu amato da diverse ninfe ma anche divinità, tra le quali anche Pan. La storia del poeta pastore però non ha un lieto fine. Si narra che fu fedele sposo della ninfa Echemeide, fino a quando non cadde in inganno da parte della Regina Climene. Innamorata, ella lo fece ubriacare con vino e potenti afrodisiaci a base di alloro, per poterlo sedurre. Compiuto l’adulterio, la dea-suocera Giunone lo punì togliendogli la vista. Calate le tenebre nei suoi occhi, Dafni si rifugiò nelle poesie, nei canti e nelle musiche, vagando per le terre siciliane. Poco dopo tempo, accecato dalla disperazione di non poter ammirare più la bellezza della natura, decidette di uccidersi lasciandosi cadere da un precipizio. Ma proprio nell’attimo, in cui stava per schiantarsi a terra, il padre Ermes ebbe pietà di lui e lo trasformò in una rupe. E’ fatto racconto che questa rupe si trovi a Cefalù, in provincia di Palermo. Un promontorio sul mare dove risuonano leggiadre le soavi note e poetiche parole del bucolico Dafni.
Ecloga V, Virgilio:
"Io Dafni fui nelle selve, da qui fino alle stelle noto,
di un bel gregge pastore più bello".
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ENGLISH
The place:
Hello! today I bring you to meditate accompanied by the sound of my Ravdrum at the Natural Reserve of the “Fiume Irminio Macchia Foresta”
We are in the province of Ragusa, a few kilometers away from Marina di Ragusa, a seaside resort, famous for its summer nightlife. I chose this place, this magical river mouth, because here every natural element is in constant renewal and regeneration. This is a great inspiration for meditation practice and playing the handpan is perfectly integrated with the sounds generated by the place itself and by those mutable components in a perennial rebirth.
I dedicated the notes you heard to Dafni (in Greek Daphnis). It is a Greek myth. Son of the god Hermes and the nymph Dafnide. He was born in a bay of laurel right on the banks of the Irminio river. He was abandoned by his mother immediately after giving birth and taken care of by shepherds. He was very dear to the gods. In particular, Pan taught him to play the bagpipe. It is said that he invented the art of bucolic poetry and thanks to his beauty he was loved by different nymphs but also by gods, including Pan. But the story of the poet-pastor does not have a happy ending. It is said that he was the faithful spouse of the nymph Echemeide, until he was deceived by the Climene Queen. She was in love with him so she had him drunk with wine and powerful bay leaf-based aphrodisiacs, to be able to seduce him. After the adultery, the mother-in-law goddess Juno punished him by removing his sight. As darkness fell in his eyes, Dafni took refuge in poems, songs and music, wandering through the Sicilian lands. Shortly after time, blinded by the despair of not being able to admire the beauty of nature, he decided to kill himself by falling off a precipice. But just at the moment, when he was about to crash to the ground, his father Hermes took pity on him and turned him into a cliff. It is a story that this cliff is located in Cefalù, in the province of Palermo. A promontory on the sea where the sweet and poetic words of the bucolic Dafni resound gracefully.
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